MELANZANA

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La MELANZANA (Solanum melongena L.) è una pianta erbacea annuale presenta foglie di forma variabile a seconda del punto di inserzione (da ovale ad acuta). Di frequente sono presenti delle spine anche sulle nervature della pagina inferiore delle foglie. I fiori, piuttosto vistosi e di tinta violetta, nelle varietà tradizionali sono solitari, ermafroditi, a fecondazione sia autogama che incrociata (ad opera di insetti); a seguito del miglioramento genetico si sono ottenute varietà con infiorescenze poliflore.
Il frutto è una bacca carnosa collegata alla pianta da un lungo peduncolo, spesso legnoso, ricoperto di spine, come il calice che avvolge parte del frutto. In alcune varietà le spine sono numerose e pronunciate. I  semi sono numerosi e di color giallo paglierino. Recentemente sono state ottenute varietà apirene molto adatte alla coltivazione in serra  in condizioni di freddo e scarsa luminosità.

Informazioni aggiuntive

  • Esigenze pedoclimatiche: Pianta esigente riguardo alla temperatura, presenta uno zero vitale di circa 9-10°C durante la notte e di 14-16°C durante il giorno. Il livello termico ottimale è di 22-26°C di giorno e di 15-16°C di notte. Durante la fioritura, temperature al di sopra dei 30-32°C possono provocare squilibri biologici con conseguente cascola dei frutticini. Senza dubbio la melanzana è una pianta esigente per quanto riguarda la fertilità del terreno, anche se si adatta a diversi tipi di suolo. Nei piccoli orti viene coltivata in quasi tutti i terreni, ma preferisce quelli di medio impasto, tendenzialmente sciolti e dotati di buona freschezza di fondo. Validi risultati si ottengono pure in terreni sabbiosi. Anche in quelli più compatti può dare produzioni soddisfacenti, ma deve essere assicurato un perfetto sgrondo dell’acqua e le produzioni stesse risultano, in media, più tardive rispetto a quelle ottenute nei suoli sciolti; meno adatti sono i terreni sassosi. La melanzana è abbastanza tollerante in fatto di reazione del terreno, anche se il pH ottimale varia tra 5,6 e 7,5. E' idonea ad essere coltivata nei terreni sabbiosi litoranei perché presenta un'elevata resistenza alla salinità sia del terreno che dell'aria.
  • Tecnica colturale: L’apporto di sostanza organica è sempre utile sia per la coltivazione in pieno campo che in serra. L’azoto è l’elemento da trattare con maggiore attenzione, in particolare per gli eccessi. Il potassio è ritenuto un elemento valido per i benefici generali sullo sviluppo della pianta e dei frutti. Il fosforo è un elemento che influisce positivamente sulla precocità e contemporaneità di maturazione. Riguardo alla quantità degli elementi nutritivi da apportare, facendo riferimento alla quantità asportata, occorre sottolineare, che le quantità sono variabili in funzione della lunghezza del ciclo della coltura e quindi del periodo d’impianto. Il periodo di coltivazione e quindi di concimazione può variare a seconda della data di trapianto: - Estiva corta: fine agosto, primi di settembre, fino a febbraio-marzo. - Invernale corta: gennaio-febbraio, fino a giugno-luglio. - Intermedia: da novembre a maggio-giugno. - Lunga: da ottobre-novembre a luglio-agosto. L’irrigazione è uno degli strumenti essenziali per ottenere una produzione abbondante e di buona qualità. La melanzana è una pianta con elevate esigenze idriche, in particolare durante la fase d’ingrossamento dei frutti. In una situazione di stress idrico i frutti non raggiungono la grandezza normale, assumono un sapore piccante od amaro e una polpa stopposa. I fabbisogni idrici variano in rapporto al ciclo ed alle regioni di coltivazione, raggiungendo in media i valori di 8.000-9.000 mc/ha di acqua. La melanzana tollera abbastanza bene la salinità, si possono utilizzare acque con un modesto contenuto salino. Da alcune prove d’irrigazione i migliori risultati come numero e peso dei frutti è stato ottenuto con 5 irrigazioni la settimana. Da prove effettuate su substrato di coltivazione in pien’aria, è stata studiata l’influenza di tre diversi livelli di fertirrigazione. La tesi fertirrigata con maggiori apporti sia d’acqua sia di fertilizzante ha dato i migliori risultati sia come precocità sia come resa finale, ma non ha avuto un’azione sul peso medio dei frutti.
  • Produzione: La raccolta si fa scalarmene quando i frutti sono ancora immaturi. Qualora i prezzi delle ultime raccolte risultassero poco rimunerative, si possono ringiovanire le piante con un’opportuna potatura, con una forte concimazione azotata e irrigazione in modo da ottenere un prodotto tardivo, sempre ben valutato.
  • Bibliografia: www.fertirrigazione.it www.informatoreagrario.it/ita/Riviste/Vitincam/09Vc03/melanzana.pdf www.ais.it
  • Sitografia: www.agraria.org
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