CAVOLFIORE

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Il CAVOLFIORE (Brassica oleracea L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Crucifere ed a ciclo biennale, ad esclusione di alcune cultivar estive che si possono considerare annuali. Presenta radice fittonante non molto profonda, fusto eretto (lungo da 15 a 50 cm) sul quale sono inserite alcune decine di foglie costolute, di cui quelle più esterne sono più grandi mentre quelle interne spesso ricoprono completamente la parte edule costituita dal corimbo. L'infiorescenza vera e propria è a racemo e proviene dall'allungamento dei peduncoli carnosi del corimbo. I fiori sono gialli, tipici delle Crucifere, mentre i frutti sono silique contenenti una ventina di semi tondi e bruni.

Informazioni aggiuntive

  • Esigenze pedoclimatiche: Il cavolfiore predilige terreni freschi, di medio impasto ed umidi. Occorre prestareattenzione agli stress causati da eccessi di temperatura e carenza idrica che stimolano la prefioritura per le cultivar precoci. Nel complesso la pianta predilige temperature fresche per soddisfare il proprio fabbisogno in freddo prima della fase riproduttiva.
  • Tecnica colturale: Il cavolfiore in genere è trapiantato ad una distanza 45-50 cm x 80 cm considerando 2-3 piante/mq. Nell’avvicendamento colturale sono sconsigliate le Crucifere, mentre sono consigliate le Leguminose che arricchiscono il terreno di azoto. Essendo infatti il cavolfiore una pianta esigente dal punto di vista nutritivo, si raccomandano abbondanti concimazioni organiche di pre-impianto. Ha anche esigenze idriche elevate, infatti necessita di una costante disponibilità durante tutto il ciclo colturale. Nella lotta alle infestanti sono raccomandate 1-2 sarchiature durante l’anno. Le avversità più comuni sono rappresentate dall’alternaria, peronospora, altica, lepidotteri. Le limacce creano problemi, anche sono stati riscontrati attacchi saltuari.
  • Produzione: Il cavolfiore ha una raccolta scalare che va da Maggio a Giugno. Se possibile si aspetta che il campo sia asciutto per evitare problemi di conservabilità. Le rese si aggirano ai 200 q/Ha (2 kg/mq) e può essere commercializzato secondo 4 diverse tipologie: 1. affogliato: sono eliminate solo le foglie grandi più esterne, mentre le altre sono lasciate a protezione del corimbo; 2. coronato: sono eliminate solo le foglie grandi più esterne, mentre le altre sono tagliate al massimo circa 3 cm al di sopra della testa; 3. defogliato: eliminate tutte le foglie ad eccezione di quelle più interne, giovani, tenere, avvolgenti e coprenti il corimbo; 4. nudo: tutte le foglie sono eliminate ed il corimbo è avvolto da un film plastico micro perforato. Questa è la forma più diffusa per l'esportazione.
  • Bibliografia: ”Il manuale del biologico”, Duccio Caccioni e Luisa Colombo, Edagricole, 2012 “Principi di orticoltura e ortaggi d’Italia”, Romano Tesi, Edagricole, 1994
  • Sitografia: www.agraria.org
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